L’otoplastica, o chirurgia plastica dell’orecchio, corregge le orecchie larghe o prominenti.

CONSIDERAZIONI PREOPERATORIE

Se una persona intende affrontare un intervento di otoplastica, deve sottoporsi ad una prima visita con il chirurgo plastico. Il paziente o, nel caso di un bambino, i famigliari del paziente, devono parlare apertamente delle loro aspettative riguardo ai risultati dell’intervento, tenendo ben presente che il risultato finale sarà un miglioramento e non la perfezione. Il chirurgo descriverà tutti quei fattori che possono condizionare l’esito dell’intervento. I bambini possono essere operati all’età di cinque o sei anni quando l’accrescimento dell’orecchio è pressochè completato. Quando il difetto è molto marcato, è consigliato operare il bambino il più presto possibile al fine di evitargli stress emozionali durante il primo anno di scuola. Dopo la visita il chirurgo spiegherà in modo dettagliato la tecnica chirurgica che utilizzerà, il tipo di anestesia e la sede in cui l’intervento verrà effettuato.

Le 3 fasi dell’intervento:

  • A) Asportazione di losanga cutanea a livello del solco retroauricolare con esposizione della cartilagine
  • B) La cartilagine piegata viene mantenuta in posizione con suture chirurgiche
  • C) La via di accesso retroauricolare viene suturata alla fine dell’intervento

INTERVENTO

L’otoplastica viene realizzata per ricreare o ricostruire la piega di cartilagine del padiglione auricolare quando le orecchie sono troppo larghe e prominenti. La scelta della tecnica chirurgica viene effettuata in base ai difetti da correggere. L’intervento può essere realizzato ambulatoriamente in anestesia locale, in questo caso verranno infiltrate con l’anestetico le aree attorno all’oreccho. Il paziente sarà sveglio ma sedato. L’operazione può essere effettuata anche in anestesia generale, in tal caso sarà neccessario un breve ricovero in clinica. La durata dell’intervento è di circa una o due ore. Ci sono diverse tecniche chirurgiche. Una tra le più utilizzate, consiste nel praticare incisioni nella regione retro auricolare e rimuovere la cute per esporre la cartilagine, che viene poi ripiegata su se stessa e mantenuta in sede mediante suture chirurgiche. In alcuni casi lo stesso risultato può essere ottenuto anche senza suture, indebolendo la cartilagine prima di piegarla. Ricreando una piega più accentuata nella porzione centrale dell’orecchio, il chirurgo lo porta più vicino alla testa.

DOPO L’INTERVENTO

Le orecchie saranno coperte con garze grasse e bendaggi che avvolgono il capo. Il dolore verrà controllato con farmaci analgesici. In caso di ricovero, il paziente sarà dimesso il giorno dopo. Nel giro di una settimana i bendaggi verranno rimossi. Per favorire la guarigione verrà chiesto al paziente di portare una fascia elastica leggera durante la notte per alcune settimane. Le cicatrici saranno ben nascoste nelle pieghe posteriori dell’orecchio. La ripresa delle normali attività, dipenderà dalla velocità di guarigione e da come si sente il paziente.

otoplastica

Prima e dopo un intervento di otoplastica

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Le 3 fasi dell’intervento

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Vista frontale del soggetto prima e dopo l’intervento.

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